Attività fisica e salute delle persone: qualsiasi tipo di movimento conta.

Attività fisica e salute delle persone: qualsiasi tipo di movimento conta.
17 Maggio 2022 Marilena Conte

Conta più lo sport o la semplice attività fisica? Che differenza c’è tra le due? Come vanno le cose in Italia? Quale attività minima dovrebbe fare ciascuno di noi per star bene? Abbiamo risposto a queste domande a partire dal documento dell’OMS su attività fisica e comportamenti sedentari.

Siamo tutti d’accordo. Ad una corretta ed equilibrata alimentazione va sempre associata una buona attività fisica con allenamenti strutturati. L’attività fisica è il pilastro della nostra giornata che sostiene salute, energia, umore e dona, a volte, un corpo armonioso. Lo dicevano anche i nostri antenati, “Mens sana in corpore sano” cioè, mente sana in corpo sano, una locuzione latina tratta da un capoverso delle Satire di Giovenale. Precisamente Giovenale scriveva “Orandum est ut sit mens sana in corpore sano” che vuol dire “bisogna chiedere agli dèi che la mente sia sana nel corpo sano”, bene, oggi in assenza di dèi dedicati, ci vengono incontro alcune linee guida dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità che hanno come obiettivo quello di indicare ai decisori politici e agli stakeholder dei diversi settori (salute, istruzione, lavoro, comunità) una direzione chiara e scientificamente valida sull’attività fisica da praticare e sui comportamenti sedentari da limitare, per arrivare a sviluppare interventi specifici per i singoli contesti.

Nel 2020 l’OMS ha pubblicato infatti le “WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour” aggiornando le raccomandazioni riguardanti la quantità (frequenza, intensità e durata) e il tipo di attività fisica che bambini e adolescenti (5-17 anni), adulti (18+) e anziani (65+) dovrebbero svolgere per ottenere benefici significativi e ridurre i rischi per la salute. Qui si può approfondire il documento dell’OMS.

Ma cosa è l’attività fisica?

Cosa ci dice questo documento in sostanza? Praticare regolarmente attività fisica fa bene, aiuta a sentirsi meglio, riduce lo stress, tonifica i muscoli e migliora il nostro sonno notturno. E forse ci rende felici. Le nuove raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità intendono ridurre del 15% l’inattività fisica entro il 2030 e invitano tutti, a prescindere da età e condizioni fisiche, a muoversi regolarmente. Le statistiche dell’OMS evidenziano che 1 adulto su 4 e 4 adolescenti su 5 non fanno abbastanza attività fisica e, a livello globale, questo elevato tasso di sedentarietà ha un costo esorbitante: 54 miliardi di dollari spesi ogni anno in assistenza sanitaria diretta, ai quali si aggiungono altri 14 miliardi in perdita di produttività. Inoltre, se la popolazione mondiale fosse fisicamente più attiva, si eviterebbero, ogni anno, fino a 5 milioni di decessi. Ma cosa è l’attività fisica? E’ un concetto molto ampio e comprende tutte le forme di movimento realizzate nei vari ambiti di vita. La definizione che ci fornisce l’OMS parla infatti di “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”. Ecco allora che nell’attività fisica rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della “attività motoria spontanea”.

E in Italia, come vanno le cose? In quanti ci “muoviamo”? Se parliamo di sport, secondo quanto riportato dall’ISTAT nell’Annuario Statistico Italiano 2020 nel 2019 il 35% della popolazione con più di 3 anni di età pratica almeno uno sport nel tempo libero, il 26,6% in maniera continuativa e l’8,4% saltuariamente. Se invece, pur non praticando un’attività sportiva, parliamo di svolgere qualche attività fisica (come fare passeggiate, nuotare, andare in bicicletta) contiamo il 29,4% della popolazione (in leggero aumento rispetto alla rilevazione riferita all’anno precedente). E non muoversi fa male: nella Regione europea dell’OMS l’inattività fisica è responsabile ogni anno di un milione di decessi (il 10% circa del totale).

Livelli minimi di attività fisica

Insomma, muoversi è piacevole, salutare, si può fare ovunque, in qualunque momento della giornata, non richiede un equipaggiamento particolare ed è gratuito. Ma quali sono i livelli minimi di attività fisica che dovremmo praticare? Secondo le informazioni raccolte nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità, queste sono le raccomandazioni per uno stile di vita sano in base alla fascia d’età (si tratta di livelli raccomandati e devono essere considerati il limite minimo grazie al quale si possono ottenere maggiori benefici per la propria salute):

  • bambini (da 0 a 5 anni), se ancora non camminano dovrebbero essere incoraggiati a muoversi, riducendo a meno di 1 ora consecutiva il tempo che passano in carrozzina o nel passeggino. A partire dall’anno di vita, dovrebbero essere fisicamente attivi per almeno 180 minuti al giorno
  • bambini e ragazzi (5-17 anni), dovrebbero svolgere almeno 60 minuti al giorno di attività aerobica moderata/intensa, includendo, almeno 3 volte alla settimana, esercizi muscolari che possono consistere anche in giochi di movimento o attività sportive
  • adulti (18-64 anni), almeno 150 minuti alla settimana di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività intensa (o combinazioni equivalenti delle due) uniti a esercizi anaerobici di rafforzamento muscolare da svolgere almeno 2 volte alla settimana
  • anziani (dai 65 anni in poi), le indicazioni sono le stesse degli adulti, con l’avvertenza di svolgere anche attività orientate all’equilibrio per prevenire le cadute. Chi fosse impossibilitato a seguire in pieno le raccomandazioni dovrebbe fare attività fisica almeno 3 volte alla settimana e adottare uno stile di vita attivo adeguato alle proprie condizioni di salute.

Ovviamente queste attività sono legate alla situazione di partenza di ogni individuo e al suo stato di salute: proprio in questa ottica in Italia, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il 3 novembre 2021 un importante documento dal titolo “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie”, elaborate dal Tavolo di lavoro intersettoriale per la promozione dell’attività fisica e la tutela della salute nelle attività sportive. Nelle linee guida aggiornate, sono state infatti introdotte anche raccomandazioni per persone con malattie cardio-cerebrovascolari, malattie respiratorie e patologie psichiatriche.

Quale dovrebbe essere il primo passo, prima di iniziare a fare attività fisica?

Bisogna qui distinguere tra attività fisica e sport. Per sport, si intende qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non organizzata, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli (definizione di “sport” tratta dalla Carta Europea dello Sport). In modo ormai consueto, può essere indicato come agonistico o non agonistico, a seconda del tipo di impegno, del contesto nel quale viene praticato, degli obiettivi che si propone. Mentre per attività fisica, come dicevamo, si intende qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello in condizioni di riposo. In questa definizione rientrano quindi non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti quotidiani come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici che fanno parte della “attività motoria spontanea “.

Come abbiamo scritto in un precedente articolo, per praticare liberamente una attività fisica occorrono solo entusiasmo e forza di volontà, impegno e costanza oltre ovviamente al piacere di farlo e a un luogo dove praticarla. Ma non solo. Quando ci si iscrive infatti a un centro fitness, una palestra, una associazione sportiva, per praticare una qualsiasi attività sportiva è necessario effettuare una visita medico sportiva e ottenere il certificato di idoneità sportiva. È questo sicuramente il primo passo.

In particolare, la visita medico sportiva è un accertamento che ha mira a valutare l’idoneità fisica di una persona alla pratica sportiva. Dopo la visita, i medici autorizzati possono decidere o meno di rilasciare all’atleta il certificato medico, necessario appunto per svolgere lo sport. La visita per l’idoneità sportiva agonistica e non agonistica ha quindi lo scopo fondamentale di escludere la presenza di patologie o malformazioni che rappresentino controindicazioni all’attività. Ricordiamo che chiunque pratichi uno sport e allenamenti con finalità di partecipazione a gare e incontri agonistici, ha l’obbligo di un certificato medico sportivo con specifica per attività agonistica. Visita medico sportiva che possiamo comunque consigliare sempre, a prescindere dall’iscrizione o meno a un centro sportivo.

Conclusioni attività fisica e salute delle persone

Se stai cercando maggiori informazioni o vuoi prenotare una visita medica sportiva in Puglia e nella provincia di Taranto, Bari e Brindisi puoi contattare Tecsam e conoscere i nostri servizi di medicina dello sport, siamo in Via Mottola Km 2,200 Z.I. a Martina Franca, Tel. 080 485 76 91, email: info@tecsam.com. Siamo aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19. Martina Franca è facilmente raggiungibile da tutti coloro che praticano attività sportive anche nei Comuni di Locorotondo (BA), Cisternino (BR), Alberobello (BA), Crispiano, Ceglie Messapica (BR), Villa Castelli (BR), Grottaglie, Ostuni (BR), Massafra e Mottola e hanno bisogno di un certificato medico sportivo agonistico o non agonistico.

La sedentarietà sappiamo, è il peggior nemico per la salute, un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, il diabete e i tumori. Come dicevamo, l’attività fisica e l’alimentazione sono le due variabili dello stile di vita più importanti per la salute. Mantenersi attivi aumenta la quantità di energia consumata, fatto fondamentale per il controllo del peso corporeo. A noi di Tecsam che da anni ci occupiamo di salute e benessere, non resta che ribadire i messaggi chiave contenuti nelle linee di indirizzo sull’attività fisica del Ministero della Salute … fare un po’ di attività fisica è meglio di niente, aumentare la quantità di attività fisica permette di ottenere ulteriori benefici per la salute e soprattutto … qualsiasi tipo di movimento conta!

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